Un nuovo studio certifica quanto Silvana De Mari dice da tempo. Il sangue nei vaccinati con vaccini ad Mrna cambia. Ci sarebbero alterazioni significative. I globuli rossi si ammassano e si aggregano. “Tutti presentano lo stesso tipo di problematiche. Particelle esogene che dentro il sangue non dovrebbero starci”. Il comune denominatore, secondo i medici, è che a tutti i pazienti sono stati somministrati vaccini Pfizer o Moderna. Questi i risultati di uno studio pubblicato da tre medici italiani su 1.006 soggetti sintomatici dopo la somministrazione dei vaccini anti Covid Pfizer e Moderna, quindi a mRna. Si tratta di studio osservazionale pubblicato sul quaderno monografico Disinfection si pone lo scopo di sollevare nuovi dubbi sui vaccini anti Covid, in particolare evidenzia alterazioni nel sangue di chi si è vaccinato. A firmarlo sono Franco Giovannini, medico chirurgo specializzato in emodiagnostica microscopica nel centro medico di biodiagnostica Giovannini di Mantova; Riccardo Benzi Cipelli, medico chirurgo specializzato in odontostomatologia di Vigevano; Gianpaolo Pisano, medico chirurgo specialista in otorinolaringoiatria, master in citologia e ricercatore all’università di Unised. Dei 1.006 soggetti sintomatici 948 (94% del totale), “evidenziavano a distanza di un mese o più varie alterazioni dello stato di aggregazione dei globuli rossi e la presenza nel sangue periferico di particelle di varia forma e dimensione di dubbia natura”. Le alterazioni per i tre ricercatori potrebbero essere ricondotte al grafene, che potrebbe essere presente nei vaccini. Si tratta di “impilamenti dei globuli rossi”, spiegano alla Verità, “in gergo medico effetto Rouleaux. Un impiccamento fisiologico, temporaneo, si può riscontrare in situazioni patologiche con febbre e malattie reumatiche o micotiche particolari, Ma impalmanti massivi così duraturi non li ho mai osservati”. Si parla di alterazioni della dinamica del sangue.

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Un nuovo studio certifica quanto Silvana De Mari dice da tempo. Il sangue nei vaccinati con vaccini ad Mrna cambia. Ci sarebbero alterazioni significative. I globuli rossi si ammassano e si aggregano. “Tutti presentano lo stesso tipo di problematiche. Particelle esogene che dentro il sangue non dovrebbero starci”. Il comune denominatore, secondo i medici, è che a tutti i pazienti sono stati somministrati vaccini Pfizer o Moderna. Questi i risultati di uno studio pubblicato da tre medici italiani su 1.006 soggetti sintomatici dopo la somministrazione dei vaccini anti Covid Pfizer e Moderna, quindi a mRna. Si tratta di studio osservazionale pubblicato sul quaderno monografico Disinfection si pone lo scopo di sollevare nuovi dubbi sui vaccini anti Covid, in particolare evidenzia alterazioni nel sangue di chi si è vaccinato. A firmarlo sono Franco Giovannini, medico chirurgo specializzato in emodiagnostica microscopica nel centro medico di biodiagnostica Giovannini di Mantova; Riccardo Benzi Cipelli, medico chirurgo specializzato in odontostomatologia di Vigevano; Gianpaolo Pisano, medico chirurgo specialista in otorinolaringoiatria, master in citologia e ricercatore all’università di Unised. Dei 1.006 soggetti sintomatici 948 (94% del totale), “evidenziavano a distanza di un mese o più varie alterazioni dello stato di aggregazione dei globuli rossi e la presenza nel sangue periferico di particelle di varia forma e dimensione di dubbia natura”. Le alterazioni per i tre ricercatori potrebbero essere ricondotte al grafene, che potrebbe essere presente nei vaccini. Si tratta di “impilamenti dei globuli rossi”, spiegano alla Verità, “in gergo medico effetto Rouleaux. Un impiccamento fisiologico, temporaneo, si può riscontrare in situazioni patologiche con febbre e malattie reumatiche o micotiche particolari, Ma impalmanti massivi così duraturi non li ho mai osservati”. Si parla di alterazioni della dinamica del sangue.