Inps, tre anni fa Meloni gridava allo scandalo per lo stipendio di Tridico Ma è lo stesso che ora regala alla nuova commissaria Gelera

“Da Tridico a “triplico“. Quando scopri che al presidente dell’Inps Tridico, tanto caro al M5s, è stato quasi triplicato lo stipendio capisci che siamo in un’Italia a due velocità: quella degli amici dei grillini che prendono stipendi spropositati e quella dei cittadini comuni, che non hanno amici nei palazzi e aspettano ancora la cassa integrazione”. A scriverlo su Facebook, il 26 settembre del 2020, era Giorgia Meloni, attuale presidente del Consiglio. La leader di Fratelli d’Italia cavalcava la polemica montata in quei giorni contro il governo giallorosa sul presunto auto aumento della retribuzione di Pasquale Tridico, commissario e poi presidente dell’Inps, nominato nel 2019 da Giuseppe Conte e rimasto in carica fino allo scorso 4 maggio, quando i vertici dell’istituto di previdenza (e quelli dell’Inail) sono stati fatti fuori per decreto dall’esecutivo. In realtà lo stipendio di Tridico, 150mila euro lordi l’anno, era quello attribuito al presidente dopo la riforma della governance (peraltro molto inferiore al tetto di 240mila euro previsto dalla legge). L’apparente impennata si spiegava col fatto che, fino ad aprile 2020, l’economista non fosse presidente ma “solo” commissario, in attesa della nomina del consiglio d’amministrazione. E in quanto tale gli era riconosciuto un emolumento più basso, di 103mila euro lordi, che per di più, da maggio a dicembre 2019, Tridico divise quasi a metà con un sub commissario, Adriano Morrone, riducendolo a 62mila euro.

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