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La spina nel fianco
Usa, il New York Times sulla diffusione dei documenti top secret: «Le carte rivelano che Washington spia anche gli alleati»
Il giornale americano parla non solo di una «forte capacità di penetrazione negli apparati militari russi» ma anche del monitoraggio di leader politici e militari di Corea del Sud e Ucraina Il New York Times continua a diffondere nuove rivelazione provenienti dalla diffusione di documenti top secret americani sui social, descrivendo non solo la forte capacità di penetrazione Usa negli appari militari russi ma anche una mirata azione di spionaggio operata dall’intelligence americana nei confronti degli alleati. Tra i destinatari alcuni leader politici e militari ucraini e della Corea del Sud, Paese in cui secondo il quotidiano americano in queste ore si sta discutendo della possibilità di fornire munizioni di artiglieria a Kiev. Una parte dei documenti trapelati rivela inoltre che i funzionari coreani sono piuttosto preoccupati dal fatto che il presidente Usa Joe Biden possa fare pressioni sul governo di Seul per consegnare gli aiuti. Il New York Times parla poi di un’altra sezione di documenti, provenienti dalla Cia, in cui risulta più esplicito il riferimento al meccanismo di spionaggio che ha permesso agli Stati Uniti di venire a conoscenza delle decisioni della Corea del Sud, sottolineando come «le informazioni» provenissero da «un rapporto di intelligence». Mentre è già cominciata la caccia alla talpa, le fonti del giornale americano parlano di rapporti estremamente complicati con gli alleati, sollevando dubbi sulla capacità americana di mantenere i segreti. Oltre al riferimento a Ucraina e Corea del Sud, i documenti rivelano anche quanto i servizi americani siano riusciti a penetrare in profondità negli apparati russi, permettendogli di avvertire in tempo gli ucraini degli attacchi in arrivo. Nei testi si descrive un apparato militare russo fortemente compromesso. «Il materiale rafforza l’impressione», spiega infine il New York Times, «che a questo punto gli Usa abbiano una più chiara comprensione delle operazione militari russi che dei piani ucraini».
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Il giornale americano parla non solo di una «forte capacità di penetrazione negli apparati militari russi» ma anche del monitoraggio di leader politici e militari di Corea del Sud e Ucraina Il New York Times continua a diffondere nuove rivelazione provenienti dalla diffusione di documenti top secret americani sui social, descrivendo non solo la forte capacità di penetrazione Usa negli appari militari russi ma anche una mirata azione di spionaggio operata dall’intelligence americana nei confronti degli alleati. Tra i destinatari alcuni leader politici e militari ucraini e della Corea del Sud, Paese in cui secondo il quotidiano americano in queste ore si sta discutendo della possibilità di fornire munizioni di artiglieria a Kiev. Una parte dei documenti trapelati rivela inoltre che i funzionari coreani sono piuttosto preoccupati dal fatto che il presidente Usa Joe Biden possa fare pressioni sul governo di Seul per consegnare gli aiuti. Il New York Times parla poi di un’altra sezione di documenti, provenienti dalla Cia, in cui risulta più esplicito il riferimento al meccanismo di spionaggio che ha permesso agli Stati Uniti di venire a conoscenza delle decisioni della Corea del Sud, sottolineando come «le informazioni» provenissero da «un rapporto di intelligence». Mentre è già cominciata la caccia alla talpa, le fonti del giornale americano parlano di rapporti estremamente complicati con gli alleati, sollevando dubbi sulla capacità americana di mantenere i segreti. Oltre al riferimento a Ucraina e Corea del Sud, i documenti rivelano anche quanto i servizi americani siano riusciti a penetrare in profondità negli apparati russi, permettendogli di avvertire in tempo gli ucraini degli attacchi in arrivo. Nei testi si descrive un apparato militare russo fortemente compromesso. «Il materiale rafforza l’impressione», spiega infine il New York Times, «che a questo punto gli Usa abbiano una più chiara comprensione delle operazione militari russi che dei piani ucraini».