La comica delle Comiche la conferenza della Ricostruzione

Italia e Ucraina organizzano una conferenza della Ricostruzione con una guerra in corso che non si sa quando finirà , praticamente è come organizzare un matrimonio senza sposi . Ci occupiamo della ricostruzione di un altro paese ancora in guerra quando il paese da ricostruire è il nostro. Abbiamo aziende italiane non più competitive, inflazione alle stelle, la sanità allo sfascio, immigrati che arrivano a migliaia ogni giorno, non si sanno spendere i soldi del PNRR, lo Stato Italiano è super indebitato e adesso ci manca pure la acqua. Praticamente il paese è invivibile, non conviene alle aziende rimanere, non conviene alla gente lavorare , non conviene neanche ai pensionati rimanere. Chi paghera gli interessi di questo debito pubblico mostruoso gli immigrati sottopagati o i pensionati col culo a terra. Non voglio essere pessimista ma un Italia così non ha speranze. Facile parlare direte ma io non ho finito di parlare ancora. La soluzione esiste ed e quella che il governo Meloni non ha intrapreso. La Meloni si è arrangiata fino ad ora, ma di fronte a sfide piu grandi di quelle che poteva immaginare ha messo la testa nella sabbia. Per affrontare Il momento storico attuale occorrono decisori e decisioni dure e straordinarie. Le decisioni vanno prese premettendo che ne l'europa ne l'america fanno i nostri interessi e che è un errore tremendo voltare le spalle o addirittura andare in guerra con la Russia. Due decisioni fondamentali vanno prese. La prima è la sospensione dell'invio di armi alla Ucraina, la seconda è il dispiegamento di navi militari a protezione delle coste italiani per fermare le invasioni barbariche africane. Bisogna poi riallacciare i rapporti con la Russia che fino a prova contraria non ci fatto alcun torto e che e stata un grande mercato di sbocco del made in italy e una fonte di approvviggionamento energetico fondamentale, oltre che un paese amico e amante del nostro paese. Il conflitto e tra Ucraina e Russia, facciamoci i cazzi nostri. Non dobbiamo necessariamente diventare una Svizzera ma è fondamentale farci i cazzi nostri e non affondare il paese imbarcando orde di disperati, di cui molti stanno meglio di noi italiani, o dando il culo all'ucraina. Ogni popolo si deve dare da fare, non rompere le palle agli altri popoli. Noi italiani lo abbiamo fatto in italia e all'estero e sappiamo chi siamo. Questi popoli devono crescere e farcela con il loro impegno e non pretendere di vivere all'italiana o all'occindentale senza faticare. l'Italia ha dato, ora si faccia i cazzi suoi o affondera con i profughi e gli immigrati. Ps Se vi manca il coraggio io sono a disposizione.

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